Autore: Graziano Biondi

Manifestolibri

Pagg. 384 - Prezzo € 128,00

 

 
   

BASILIDE

La filosofia del Dio inesistente

Basilide fu il primo pensatore gnostico cristiano: in Alessandria d’Egitto, agli inizi del II secolo d.C., scrisse il primo commentario al Vangelo (scambiato poi per un Vangelo secondo Basilide), che interpretò come un’allegoria, inserendovi elementi di filosofia ellenica e di sapienza egizia e persiana. I detti e i fatti di Gesù costituivano per Basilide una cifra segreta per la rivelazione di teorie iniziatiche, non comprese dai primi cristiani: il Dio di cui parlò Gesù non era il creatore del mondo, ma una potenza senza nome al di sopra di ogni cielo creato, un Dio inesistente perché precedeva ogni esistenza; il Cristo non era stato crocifisso, come si era creduto, ma era rimasto incompreso e inafferrabile, perché era l’Intelletto di Dio, attivo solo temporaneamente nel corpo e nello spirito di Gesù. Secondo una complessa astronomia degli angeli, Basilide propose per primo la festività del Natale. Venne dichiarato eretico dalla Chiesa di Roma, ma il suo pensiero influenzò notevolmente la nascita della filosofia cristiana e contribuì, forse in modo decisivo, alla rielaborazione del concetto greco di Logos in senso cristiano. Esso può gettare una luce nuova anche sull’attuale dibattito intorno alla morte di Dio, che segna – per Nietzsche e Heidegger – il fallimento storico del cristianesimo e dell’intera filosofia occidentale.

Autore: Graziano Biondi insegna storia con sistemi filosofici all'Università di Urbino. Ha trattato il tempo e il linguaggio  in articoli su Kant, Husserl, Levinas, Gadamer, Derrida e nel saggio La ricerca di Heidegger sulla temporalità. Un'ipotesi sul contenuto e i temi della terza sezione della prima parte  di "Essere e Tempo" (Guerini 1998). Attraverso l'esame di testi gnostici e patristici, ha scritto "L'enigma della serpe secondo Nietzsche" (Manifestolibri 2001)

 
 

 

 
 

HOME

LIBRERIA DI MISTERIA