ALESSANDRIA (Egitto) Heracleion, l’atlantide egiziana |
|
Di questa città misteriosa che deve il suo nome ad Ercole (Herakle in greco) comunque non esistevano prove che dimostrassero la sua reale esistenza fino a quando alcuni anni fa venne fatta una eccezionale scoperta.
Le rovine della antica Heracleion furono trovate sui fondali della Baia di
Abukir alle foci del Nilo a circa 20 chilometri da Alessandria. E’ in questa
zona di mare che la antica città sprofondò 1800 anni fa quasi sicuramente a
causa di un maremoto provocato da un forte terremoto. A conferma di questa
spiegazione vi è il fatto che le mura e le colonne caddero tutte dalla stessa
parte.
Tra le strade sommerse della città sono stati trovati numerosi preziosi
reperti fra cui monete e gioielli che testimoniano che la popolazione
residente doveva avere un elevato tenore di vita.
Nel sito archeologico di Heracleion oltre ai preziosi sono stati fatti altri
importanti ritrovamenti fra cui, resti di case, templi,strade, infrastrutture
portuali, una statua di Isis di un metro e mezzo, la testa della statua di una
sfinge, un colosso di granito rosso di sette metri, una stele in granito nero
con inciso il nome di Heracleion.
Sono stati trovati anche i resti di una muraglia lunga 50 metri che presentano
delle travi in legno che hanno reso possibile e l’esame al carbonio. Ad
effettuare la straordinaria scoperta di Heracleion è stato il famoso
archeologo francese Franck Goddio presidente e fondatore dell’Institut
Européen d’Archéologie Sous Marine di Parigi. Un personaggio noto nel mondo
delle ricerche subacquee autore di altre straordinarie scoperte nelle acque
mediterranee dell’Egitto tra cui i relitti della flotta di Napoleone, i
palazzi di Cleopatra e l’isola di Antirrhodos.
Goddio, che non è un archeologo professionista ma viene dal mondo della
finanza, per le sue ricerche usa sofisticate apparecchiature come risonanza
magnetica, immagine satellitare, ecc.
Fonte: Mareinitaly Autore: Claudio Gallucci